Descrizione
Un muro bianco, un luogo senza nessuna distinzione fra colori che diventa uno spazio da percorrere ed esplorare, una seconda conchiglia accogliente, una casa al Pigneto per decine di lumache di ceramica. Utol, il laboratorio creativo di ceramica artistica, ha deciso di realizzare per l’otto marzo un’installazione permanente dal potente valore simbolico. Le lumache, infatti, sono animali ermafroditi. Racchiudono in sé il maschile e il femminile, prescindono per la propria esistenza da una distinzione sessuale. La loro presenza è una breccia nel muro di una società ancora categorizzata ed etichettata sul genere. E tutti coloro i quali si rispecchiano in questo animale piccolo e prezioso, nel suo scavalcare i generi ed andare oltre le convenzioni, possono accompagnarle nel loro percorso e lasciare una scia, un segno del passaggio.
L’8 marzo non è una festa. Non è la festa delle donne ma è lo sciopero delle donne.
La data simbolica dell’8 marzo è stata scelta perchè associata ad un rogo in cui morirono centinaia di operaie nel 1908, in una inesistente fabbrica di camicie Cottons di New York, chiuse dentro dal loro padrone mentre protestavano.
Questo evento immaginario è probabilmente ispirato da una tragedia realmente avvenuta il 25 marzo 1911 nella fabbrica newyorchese della Triangle: in questo incendio morirono 123 donne, giovani immigrate di origine italiana ed ebraica. Da questo evento nacquero lotte sindacali per le riforma delle norme relative alla sicurezza e ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.
L’8 marzo viene invece dalla Russia. In quel giorno le donne di San Pietroburgo scesero in piazza, nel 1917, per chiedere la fine della prima guerra mondiale e protestarono contro il potere dello zar.
Da allora l’8 marzo scioperiamo.
Da allora tanti eventi si sono susseguiti nella storia di tutte le donne, di ognuna di noi.
E ancora oggi sebbene ricopriamo posizioni apicali in molti ambiti, scontiamo il gender pay gap, nonché il lavoro precario e malpagato.
Noi di Giuridicamente Libera tutti i giorni lavoriamo cercando di lasciare una scia, un solco in questa società che porti il nostro personale, facendolo diventare politico.
Serve a noi stesse ma desideriamo che serva anche ad altre. Nel percorso scambiamo le nostre esperienze, tracciando insieme questa strada.
8 marzo 2024
Non si torna indietro: la scia della lumaca rimane un segno tangibile e non modificabile.
La lumaca lo fa in modo inconsapevole, noi invece abbiamo sempre una forza che ci spinge in avanti.
La nostra strada è dritta. Senza ritorno.
Non si torna indietro: la scia della lumaca rimane un segno tangibile e non modificabile.
Ci piace pensare alla qualità stessa della scia della lumaca, nel suo essere in grado di aiutare a lenire e cicatrizzante gli strappi e le ferite che, in questo percorso, incrociamo e delicatamente sfioriamo.
Siamo come lumache sui muri scrostati di strade e case antiche.
Abbiamo consapevolezza: possiamo decidere che tipo di segno lasciare dietro il nostro cammino
TESTI UTOL E GIURIDICAMENTE LIBERA
UtolCover 2022 Francesca Crisafulli “MOOK”
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