Arrusi 2

 38,00 IVA Inclusa

ARRUSI:

A Utol Ceramica capsule collection

Questa linea è prodotta nel nostro laboratorio di Roma nel quartiere Pigneto: ricordiamo che si sta acquistando un prodotto artigianale, porterà con se delle irregolarità e con ogni probabilità i pezzi saranno leggermente differenti l’uno dall’altro, da considerare segno distintivo del prodotto.

 

misure:

  • ciondolo 4,2 cm lunghezza
  • ciondolo altezza 1,6 cm altezza
  • occhi decalcomania bn – Francesco  
  • collana acciaio chirurgico con chiusura 29 cm
  • Tiratura 1/1

Linea di ciondolo in Terra bianca forte , lavorazione a scultura , I° cottura a bassa temperatura  1000 C° – II° cottura con cristallina trasparente lucida ap 1060 C° – III° cottura 900 decalcomania in Bianco e Nero ap.

Occhi di Giuseppe da Fotografia di Luana Rigolli

“L’isola degli Arrusi” exhibition c/o Giugno 2023 Utol ceramica – Necci dal 1923 – Blufactory Store

Materiali utilizzati sono Apiombici, come da certificazione MOCA.

Lavaggio a mano con detersivo delicato, meglio se non si fa uso di lavastoviglie e no Microonde.

Solo 1 pezzi disponibili (ordinabile)

Descrizione

L’Isola degli Arrusi

Nei primi due mesi del 1939 quarantacinque omosessuali di Catania e di alcuni paesi della

sua provincia furono arrestati e mandati al confino sull’isola di San Domino, Tremiti, a più

di 700 km di distanza. In tutta Italia furono vittima di tale infame politica centinaia

di uomini la cui unica colpa era quella di essere omosessuali. Tra le varie province italiane,

Catania spiccò per la quantità di arresti: il Questore della città, Alfonso Molina, si mostrò

molto scrupoloso e ligio nella sua “caccia” agli omosessuali.

I quarantacinque catanesi erano uomini tra i 18 e i 54 anni arrestati con l’accusa di

“pederastia passiva”, un reato contro il buon costume e l’integrità della razza. Furono

sottoposti a visite mediche invasive che ne attestassero la colpevolezza e mandati tutti al

confino a San Domino insieme ad una cinquantina di omosessuali provenienti dal resto

d’Italia. Il confino sarebbe dovuto durare 5 anni.

Gli omosessuali di Catania venivano chiamati in città arrusi, o jarrusi: negli anni ‘30 la

parola arruso indicava l’uomo che in genere nel rapporto sessuale assumeva il ruolo

passivo. Solo i passivi vennero arrestati, mentre chi assumeva il ruolo attivo non subiva

alcuna persecuzione perchè veniva considerato un “maschio”.

Gli arrusi, catanesi e non, rimasero confinati nell’isola di San Domino fino al 7 giugno

1940, quando vennero rispediti nelle loro città: con l’inizio della guerra le strutture dell’isola

sarebbero servite al regime per il confino di oppositori politici, considerati più pericolosi. La

pena venne commutata in un biennio di ammonizione durante il quale la vita degli arrusi

non fu comunque facile.

Nella sua ricerca l’autrice ha ricostruito fotograficamente i luoghi in cui questi arrusi si

incontravano a Catania prima degli arresti, e i luoghi di confino sull’isola di San Domino.

Le fotografie e i testi d’archivio sono stati ricercati e trovati dall’autrice all’Archivio Centrale

di Stato di Roma, e qui esposti su concessione del Ministero della Cultura (ACS, Ministero

dell’Interno, Direzione generale di PS, Divisione Affari Generali e Riservati, Ufficio confino

politico, Fascicoli personali).

Da questo progetto è nato un libro che è stato autoprodotto dall’autrice in 400 copie.

BIO

Luana Rigolli è nata a Piacenza nel 1983, attualmente vive a Roma. E’ laureata in Ingegneria Civile ma dopo

qualche anno di professione preferisce raccontare con la fotografia cosa la circonda piuttosto che modificare

il paesaggio con altre opere di ingegneria. La sua ricerca fotografica si muove prestando attenzione

all’analisi storica e all’interazione uomo-paesaggio. Ha esposto i suoi lavori in diverse mostre personali

e collettive in Italia e all’estero. Ha pubblicato su varie riviste, come National Geographic, Mare, Il Post, T

Magazine del New York Times, Gestalten.

Www.luanarigolli.it

UtolCover 2021 Laura Angelucci

Informazioni aggiuntive

Peso 0,100 kg
Dimensioni 10 × 10 × 10 cm

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